Mi chiamo Barbara Cincinnato, sono psicologa, psicoterapeuta e ipnotista neo‑ericksoniana. Nel mio lavoro incontro persone che attraversano momenti in cui la vita sembra aver perso direzione o colore. A volte le strade si fanno impervie, i dirupi sembrano troppo ripidi, e ciò che prima era chiaro si confonde. Ma anche lì — tra paura, smarrimento e fatica — può nascere qualcosa di nuovo.
Non credo nelle frasi fatte o nei percorsi lineari. Credo nella possibilità di rialzarsi dopo una caduta, di riconoscere le proprie ferite e guardarle senza paura. Non per cancellarle, ma per imparare a conviverci, a volte persino a sorriderne.
La mia pratica unisce la profondità della psicoterapia ipnotica con l’efficacia dell’EMDR: due approcci che permettono di lavorare là dove le parole non arrivano. L’ipnosi è uno spazio sospeso, dove la mente si fa più silenziosa e sincera; l’EMDR aiuta a restituire un posto al passato, perché smetta di dominare il presente.
Mi piace pensare che la terapia sia un viaggio, a tratti scomodo, a tratti ironico, sempre umano. Un luogo in cui poter essere accolti, ascoltati e – perché no – anche un po’ spiazzati da sé stessi.
“A volte per ritrovarsi serve attraversare qualche ombra. È lì che si impara a vedere davvero: perché la luce si nota solo quando hai il coraggio di stare nell’ombra.”